mercoledì 15 gennaio 2014

Il mercato del lavoro Italiano: bassa partecipazione (specialmente femminile), alta disoccupazione, sotto-occupazione e precariato (specialmente giovanile). Alte tasse sul lavoro, regolamentazione su lavori regolari, popolazione vecchia e mancanza di crescita economica da altre 10 anni non aiutano

In Italia il costo del lavoro cresce piu' rapidamente che in altri paesi....
Unita' del costo di lavoro (Q1 2003=100)

In congiunzione con una produttivita' del lavoro in declino...
Produtittivita' reale per ora lavorata (media di 4 trimestri, Q1 2003=100)

....e un tasso di disoccupazione ai massimi storici dalla Second Guerra Mondiale e in continua crescita
Tasso di disoccupazione (%)
 I giovani pagano il prezzo piu' alto....

Il grafico mostra (in ordine)
1)  il tasso di disoccupazione giovanile
2) L'incidenza dei lavoratori giovanili marginali (coloro che non hanno cercato lavoro nell'ultimo mese ma vorrebbero lavorare)
3) I giovani che non sono ne' in occupazione, educazione or training (NEET)
4) La proporzione di giovani lavoratori part-time involontari (perche' non sono riusciti a trovare un lavoro a tempo pieno)


 ... con alto tasso di inattivita' anche tra i laureati

La barra piu' scura mostra i laureati NEET (non sono ne' in occupazione, educazione or training), la barra piu' chiara mostra la proporzione di persone che hanno ottenuto una laurea

 L'alta tassazione sul lavoro non aiuta....
Tasse 2012 (% del costo del lavoro)

...e neanche una legislazione restrittiva sui lavori regolari....
Indice della protezione contro il licenziamento collettivo sui lavori regolari (barra scura) e indice di protezione sui lavori temporanei (0= non restrittivo, 6= molto restrittivo)


...con il risultato che la gran parte dei nuovi contratti di lavoro sono temporanei
Nuovi contratti di lavoro per tipologia ('000, Q3 2012)

L'Italia inoltre deve affrontare uno dei piu' bassi tassi di partecipazione al lavoro, particolarmente femminile
Tasso di attivita' Q3 2013 (15-64, %)
 Il problema e' esacerbato da contizioni economiche e demografiche non favorevoli.

La scala di sinistra mostra il livello di PIL dal 2000: L'Italia nel 2013 aveva uno stesso livello di produzione che 13 anni fa
La scala di destra mostra la proporzione di popolazione oltre i 60 anni. In Italia la proporzione di oltra 60 enni e tra le piu' alte al mondo ed e' ben al di sopra dei livelli dell'Unione Europea.

Link all'articolo: http://www.ft.com/cms/s/0/e65241b0-7d45-11e3-a579-00144feabdc0.html?siteedition=uk#slide0

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