giovedì 10 gennaio 2013

Relativamente stabile durante la crisi, il tasso di disoccupazione aumenta in Italia nel 2012

Durante il periodo della crisi economica l'Italia ha mantenuto i livelli di disoccupazione piuttosto contenuti in confronto ad altri paesi della periferia Europea.
Gli occupati che hanno mantenuto il proprio lavoro  hanno pero' prodotto di meno, risultando in una riduzione dei livelli di produttivita' del lavoro.
[Nel grafico la produttivita' del lavoro e' indicata nell'asse orizzontale e il tasso di disoccupazione nel tasso verticale].
 Per quanto in quasi tutti i paesi Europei il livelli di produttivita' siano diminuiti in rapporto a quelli degli Stati Uniti, l'Italia e il Regno Unito sono i soli paesi Europei dove la produttivita' e' diminuita in termini assoluti durante il periodo della crisi economica.

Tuttavia il tasso di disoccupazione e' salito per tutto il 2012, quando altri paesi hanno visto gia' i primi segni di ripresa economica lasciando l'Italia con tre problemi (tra molti) che generalmente non si presentano contemporaneamente: la riduzione del prodotto interno lordo, la riduzione del prodotto per occupato e la riduzione degli occupati. Decisamente uno scenario non incoraggiante.